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Un ministero grande, grosso e fregnone

20 marzo 2010

Chicago Blog – 20/03/2010

È di pochi giorni fa la notizia della circolare diramata dal Ministero della Salute che regolamenta l’uso degli occhialini per la visione dei film in 3D nelle sale cinematografiche italiane. La circolare fa seguito ai ricorsi delle associazioni dei consumatori che a loro volta si sono ispirate al caso dell’infezione occorsa alla bambina di tre anni che aveva visto Alice in 3D. D’ora in avanti, quindi, le sale dovranno mettere a disposizione dei loro clienti solo occhialini usa e getta e non potranno usare le stesse lenti per più di una visione, neanche dopo disinfezione e sterilizzazione, come avviene oggi nella stragrande maggioranza dei casi. Il ministro Fazio si è detto orgoglioso del fatto che l’Italia sia il primo paese a intervenire in materia, dicendosi certo che altri seguiranno il fulgido esempio.

In un paese in cui cittadini e istituzioni fossero equipaggiati con una dotazione meno che media di buon senso, la mamma della bambina si sarebbe semplicemente rivolta a un giudice (cosa che tra l’altro ha annunciato comunque di voler fare), il quale in quattro e quattr’otto (il paese in questione sarebbe dotato probabilmente di una giustizia rapida ed efficiente) avrebbe rilevato le responsabilità dell’accaduto creando un precedente utile a dirimere altre controversie simili. Avrebbe potuto rilevare che far vedere un film in 3D a una bambina di tre anni è un comportamento imprudente a prescindere da qualsiasi segnalazione scritta, prosciogliendo la sala da ogni addebito. Oppure avrebbe potuto rilevare che nella sala non erano state adottate delle procedure igieniche sufficienti, inducendo quindi i gestori ad essere più attenti nel futuro.

Sarebbe stato più che sufficiente. Noi però abbiamo il Ministero della Salute, che già dalla sua denominazione indica di voler espandere le sue competenze ben oltre la gestione del servizio “sanità pubblica”, andando a infilare il becco nella salute dei cittadini, che è una sfera che riguarda comportamenti privati ed individuali. Lo stesso ministero che, anni fa, si è reso celebre per aver stilato la lista dei cani pericolosi, ai quali doveva essere imposta d’ufficio la museruola.

La circolare del ministero è completamente inutile, perchè agisce in una materia, quella dell’individuazione delle responsabilità, di cui è già competente un altro organo dello Stato, la magistratura.  È dannosa, perché indicando delle procedure da seguire, si attribuisce automaticamente l’onere e il costo di verificare che tali procedure siano effetivamente seguite, scaricandolo sui contribuenti. Ed è controproducente, perché, indicando dei criteri validi per ogni casistica, a prescindere dai singoli casi, deresponsabilizza di fatto tutti gli attori in scena. Le sale, che in situazioni simili potranno evidenziare di aver seguito le procedure indicate, e gli utenti, che potranno dire di essere andati al cinema seguendo il libretto di istruzioni fornito dal ministero.

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