Basta che firmi…
Non ho mai capito chi fossero quei ragazzi con i banchetti che per decenni mi fermavano, qua e là in giro per Roma, ripetendo sempre la stessa domanda: “la mette una firma contro la droga?” Che cazzo vuol dire firmare contro la droga? Firmare a favore di pene più severe? O per la depenalizzazione? A sostegno di qualche iniziativa particolare? Boh… Non è dato sapere. Una firma contro la droga e basta.
Eppure c’era sempre gente che si fermava e che firmava, convinta che un pensiero, condito dal semplice gesto di una firma, potesse in qualche modo contribuire a risolvere qualcosa. Io, da bravo dietrologo professionale, ho sempre pensato che dietro una petizione così palesemente priva di significato si dovesse per forza nascondere una “sòla”, che le firme finissero in calce a qualcos’altro, e tiravo avanti…
Ma il sistema sembra evidentemente funzionare, anche se non si sa bene a cosa, se adesso qualcuno ha deciso di fare le cose in grande. La Fao, infatti, ha ingaggiato nientepopodimenoché Jeremy Irons per lanciare una nuova petizione dal significato sfuggente: una firma contro la fame nel mondo. Boh…