Dillo almeno con parole tue…
Nel celebre romanzo di Buzzati erano i Tartari che non arrivavano mai, mentre dalle nostre parti è lo stesso deserto che, costantemente e tenacemente invocato, tarda ad apparire all’orizzonte. Date un’occhiata a questa sequenza, evidenziata da Fabio Spina su Climate Monitor:
La nostra penisola, spiega il dossier presentato oggi da Legambiente a Firenze, ha già iniziato a scontare gli effetti del riscaldamento globale per desertificazione e innalzamento dei mari. Negli ultimi 20 anni, infatti, in Italia si è triplicato l’inaridimento del suolo e si stima che il 27 % del territorio nazionale rischia di trasformarsi in deserto. Sono interessate soprattutto le regioni meridionali, dove l’avanzata del fenomeno rappresenta già da un decennio una vera e propria emergenza ambientale.
Dobbiamo considerare che l’Italia negli ultimi 20 anni ha visto triplicare l’inaridimento del suolo e si stima che il 27% del territorio nazionale è a rischio desertificazione. Sono interessate soprattutto le regioni meridionali dove l’avanzata del fenomeno rappresenta una vera e propria emergenza ambientale
La percentuale di territorio italiano a rischio desertificazione e di circa il 30%. Questa, negli ultimi 20 anni ha visto triplicare l’inaridimento del suolo e si stima che il 27% del territorio nazionale è a rischio desertificazione. Sono interessate soprattutto le regioni meridionali dove l’avanzata del fenomeno rappresenta nel nuovo millennio una vera e propria emergenza ambientale.
La percentuale di territorio italiano a rischio desertificazione è stabile da un paio di anni al 30%. La stima delle Nazioni unite del 98-99 era al 27%, ed è cresciuta arrivando al 30% nel 2003. Poi circa due anni di precipitazioni più abbondanti hanno stabilizzato, per ora, il dato.
Tranquilli, negli ultimi anni ha piovuto parecchio. Per il deserto c’è tempo, e per ora l’unico rischio è la desertificazione cerebrale di chi continua a lanciare allarmi sempre nuovi diffondendo dati vecchi di più di dieci anni senza porsi neanche il problema di rinfrescare il vocabolario da un anno all’altro.
Ricordo che venne Nicholas Stern, quello del famoso rapporto Stern, in Italia a parlare in RAI senza par condicio, e a dirci che l’Italia si stava desertificando.
Da allora ho preso tanta di quell’acqua, come mai in vita mia. E ogni volta, mentre mi infradicio, penso a Stern, e al suo deserto…
Come non lasciare un commento?
Un plauso, un applauso!
BRAVO GIORDANO MASINI!
Masini, mi auguro sia felice di leggersi come il “WWF” predichi l’utilizzo di C.A.D.A.V.E.R.I U.M.A.N.I. per scatolette di carne per cani e gatti.
Non ci credete?
Leggete qui e troverete riferimenti precisi e incontrovertibili, con tanto di “fonti” referenziate, come l’ OCCIDENTALE” :
http://www.wikio.it/article/stefania-prestigiacomo-dichiara-wwf-associazione-gatti-189299943
Che vengano sbuggiardati, derisi e messi alla berlina!
Una sola informazione deve essere “veicolata”:
IL “RISCALDAMENTO GLOBALE” è SEMPLICEMENTE UNA BUFALA! Finalizzata a truffe !
E qui ne troverete una ampia, quanto esaustiva e dettagliata spiegazione:
http://www.wikio.it/article/wwf-cambiamenti-climatici—riscaldamento-globale-gloria-189667567
Cordialmente .
Piero Iannelli
@Piero Iannelli. Avevo sentito dell’idea di nutrire avvoltoi in via di estinzione nonché cani e gatti, con i cadaveri, idea, che va detto a onor del vero, che era stata riportata da Fulco Pratesi in un suo pamphlet semiserio, e non poteva essere attribuita al WWF.
In realtà il problema non è quanto siano deliranti le proposte, il pazzo di turno si trova sempre. Il problema secondo me sta in un sistema informativo che non si preoccupa di verificare le fonti e di approfondire con serietà i problemi. Ovvero, il problema delle risorse idriche e dell’erosione del suolo in Italia esiste, eccome, e non ho motivo (e competenze) per dubitare della serietà della ricerca delle Nazioni Unite del 1998. Il problema è che qualcuno ritiene che la serietà e il rigore scientifico siano meno importanti dell’allarmismo, e che la paura e il pregiudizio paghino più della competenza e del buon senso.
@Ganavion. Se avessi avuto l’opportunità di intervistare Stern l’avrei fatto anch’io senza contraddittorio. Credo che la serietà di qualcuno sia più comprensibile se può illustrare le sue posizioni senza il polemista che gli dà nel becco in continuazione. Anche questa storia della par condicio è uno degli aspetti che svilisce di più il nostro sistema informativo. Il problema non è intervistare Stern senza contradditorio, ma farlo intervistare da un giornalista incompetente e prendere tutto ciò che dice come un oracolo.
Mi permetta di precisare, quanto ho scritto riguardo la “CARNE UMANA”
(peraltro specificando la fonte)
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.loccidentale.it%2Fautore%2Fdario%2Bgiardi%2Ffulco%2Bpratesi%2Be%2Bil%2Bvademecum%2Bdel%2Bperfetto%2Becologista.003084&rct=j&q=l%27occidentale+carne+umana+in+scatolette&ei=XBcNTNXbJZCmONDliPsP&usg=AFQjCNGSy-j_tTBcjW7wPJFqvuFjeZ_A2A&sig2=_-Rm78i3EuJIszlnqAYcdw
E’ ovviamente da riferirsi a Fulco Pratesi, come peraltro si evince dal testo.
Non di meno lo stesso Fulco Pratesi è.. Presidente onorario del “WWF”.
Lo stesso perinciso ci ragguagliava sulla necessità di lavarci una volta la settimana, per risparmiare l’acqua..
Nulla di male, se non fosse che la stessa Prestigiacomo ora è anche socio onorario dello stesso “WWF” e dichiara al riguardo : “IL WWF E’ L’ ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA PER ECCELLENZA”.
Le consiglio di leggere un mio articolo, che ben spiega cosa si celi in realtà dietro questo delirio.
“PRESTIGIACOMO SOCIO ONORARIO WWF–Giornata mondiale della Biodiversità- MA DI “FINCOE” NESSUNO NE PARLA?”
http://www.wikio.it/article/prestigiacomo-socio-onorario-wwf–giornata-mondiale-parla-190576636
Cordialmente
Piero Iannellli