ADSL e incentivi statali
Telefonando al 187 per segnalare un guasto alla linea telefonica, la vocina gracchiante ci informa che, se hai meno di 30 anni, puoi usufruire degli incentivi statali per avere l’ADSL.
Qui da me l’ADSL non c’è. Per connettermi a internet ad una velocità a malapena accettabile ho dovuto installare una parabola per ricevere il segnale direttamente dal satellite. Sono già al secondo impianto: il primo, connesso con ASTRA, mi era costato all’incirca 600 euro. Quando un fulmine ha bruciato il modem, e ho scoperto che per averne uno nuovo avrei dovuto spendere più di 300 euro, ho preferito passare direttamente ad un altro impianto, questa volta connesso con Eutelsat, sulla carta un po’ più veloce, che mi è costato, tra nuova parabola e tutto, all’incirca 400 euro (c’era una promozione).
La connessione mi costa una cinquantina di euro al mese. Non mi sembra poco.
Il problema di questo tipo di connessioni è che saltano in continuazione, per esempio per il maltempo, e che offrono un traffico limitato. Nell’era dell’ADSL flat, le pagine web si sono appesantite a dismisura, e almeno un paio di volte al mese si blocca tutto.
Se portare l’ADSL in un paese di 600 abitanti è antieconomico, non sarebbe stato, a naso, più ragionevole finanziare la connessione delle aree finora scoperte piuttosto che incentivare l’uso di un servizio dove tale servizio è già disponibile?
E incentivare l’uso di un servizio dove tale servizio è già disponibile non costituisce, sempre a naso, un disincentivo per le compagnie telefoniche a cercare nuovi utenti allargando la rete?
A naso, hai ragione.
E, sempre a naso, penso che a chi prende queste decisioni di noi non gliene freghi niente.
O ancora, sempre a naso, sono degli incompetenti, ma più probabilmente speculatori in mala fede.
Ora vado a mettermi un po’ di gocce, che a forza di annusare è intervenuta un po’ di costipazione.