Terra e libertà – 2
Si allunga l’elenco delle cose che un agricoltore non può più fare in casa sua: nel comune di Alba è stata infatti vietata l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra. Spiega il sindaco Maurizio Aiello:
Il fotovoltaico va benissimo sugli edifici, sui capannoni, nelle aree produttive, dove non solo è consentito, sarà consentito e noi spingeremo perché sia praticato. Altro è sui terreni agricoli. Una realtà come Alba deve fare molta attenzione. L’esclusione quasi totale del fotovoltaico a terra non è una presa di posizione contro questa tecnologia ma è il bilanciamento di un interesse per noi fondamentale: la tutela dell’ambiente, del paesaggio, della tipicità agricola. Fonti principali di ricchezza del nostro territorio di attrazione turistica.
Ne avevamo già parlato in occasione della presa di posizione di Coldiretti Piemonte, di cui questa iniziativa probabilmente è figlia: ancora una volta il costo di una catena senza fine di interventi pubblici e regolamentazioni viene fatto pagare aalle aziende.
Magari eviteremo articoli come questi:
Salento devastato dal fotovoltaico. L’ira della Provincia.
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CB4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.forumambientesalute.splinder.com%2Fpost%2F22147958%2Fsalento-devastato-dal-fotovoltaico-l-ira-della-provincia&ei=GOQvTOz0MebgsAaQ2Z22Ag&usg=AFQjCNEkUw03KsPCkrWHthGHx7jTdstKkA&sig2=2LOftqv1kdO8x0x2k8i9EQ
Il fotovoltaico è una “TRUFFA”.
Paghiamo 48 cent un kW di fotovoltaico. Paghiamo ovviamente, anche parte dei costi di impianto.
Ma il costo sul mercato è 6 cent.
Liberalizzare il mercato, significa tagliare ogni incentivo.
Così che chiunque sia libero di montarsi pannelli sul tetto, posto che il costo non debba pagarlo la collettività.
Cordialmente
Piero Iannelli.