Interpretazioni
Un primato amaro per l’Italia agricola. Nel 2009 il Paese ha collezionato il valore più elevato nell’Unione europea (Ue) in operazioni collegate alla spesa agricola Ue soggette a irregolarità e frodi, 54 milioni di euro in totale. È della Spagna invece il primato del maggior numero di casi, 404. Lo afferma il rapporto presentato oggi dalla Commissione Ue. Se nel settore delle risorse proprie e della spesa diretta Ue le irregolarità sono diminuite, per agricoltura, politica di coesione e fondi di preadesione il numero di casi di irregolarità , compresi i casi di sospetta frode, è aumentato.
Oppure:
“Dalla Relazione annuale della Commissione Europea sulla tutela degli interessi finanziari della UE emerge un dato incontrovertibile: la capacita’ dell’Italia di saper contrastare con forza le frodi comunitarie. Infatti il nostro Paese ottiene due primati: nel 2009 ha denunciato il valore piu’ elevato di irregolarita’ e allo stesso tempo e’ tra i Paesi piu’ zelanti nella repressione del fenomeno. Questo, mi preme sottolinearlo, non vuol dire che in Italia ci sia un numero maggiore di frodi rispetto alla media europea, ma semplicemente significa, come Bruxelles ha puntualmente scritto nel suo rapporto, che da noi i controlli si fanno. E con successo”. Lo afferma il Ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi commentando la Relazione annuale della Commissione europea sulla tutela degli interessi finanziari dell’UE.
L’interpretazione del ministro Ronchi è sensata: come nelle statistiche sulla criminalità, un aumento delle denunce non significa necessariamente un aumento dei reati. Ma nel paese che più di ogni altro ha affidato il successo del proprio comparto agroalimentare alla certificazione pubblica più che al gusto dei consumatori, qualche dubbio rimane.