Le ultime di Oliver
In pochi giorni il regista venezuelano Oliver Stone, che per ragioni strettamente personali continua a mantenere la residenza anagrafica e il domicilio fiscale negli USA, è riuscito a dire che
il disastro ecologico del Golfo del Messico deve far riflettere gli Stati Uniti e spingerli a seguire l’esempio degli stati socialisti del Sud America, che hanno nazionalizzato le loro risorse energetiche
mentre, interpellato sulle ragioni che lo hanno spinto a progettare un film sull’olocausto, ha risposto così:
Lo faccio a causa dello strapotere ebraico nel mondo dei media. Gli ebrei sono sempre in cima a quasiasi commento, sono la lobby più potente che agisca a Washington. Israele ha fottuto la politica estera americana per anni.
concludendo che Adolf Hitler “ha fatto più male al popolo russo che a quello ebraico” (a gennaio aveva detto che lo stesso Hitler era un “facile capro espiatorio” e Stalin “quasi un eroe”).
Complimenti. A lui e al parterre di imbecilli che era andato ad applaudirlo quando si è presentato alla rassegna del cinema di Venezia accompagnato da Hugo Chavez.
dirgli che e’ un coglione. e’ fargli un complimento……un vero nazista