In taberna quando sumus
Tempo fa, era marzo, Carlo Stagnaro aveva scritto un bell’articolo per Il Foglio a proposito dello “Stato esternalizzatore”, ovvero lo Stato che scarica sempre più spesso sui privati corvées sempre più gravose. Un esempio su tutti, il sostituto d’imposta, per il quale i datori di lavoro sono trasformati d’ufficio, e senza riceverne nulla in cambio, negli esattori delle tasse dei loro dipendenti.
Un’altro esempio me lo trovo davanti giusto ora: chiunque somministri bevande alcoliche oltre la mezzanotte dovrà mettere un etilometro a disposizione della clientela che potrà, se lo desidera, verificare la propria idoneità alla guida. Anche le aziende agricole che svolgono attività agrituristica dovranno adeguarsi e il termine per farlo è fissato all’1-11-2010.
Oltre alla spesa per l’acquisto dell’utile gadget le imprese si troveranno di fronte al rischio di noiosi contenziosi: cosa succederebbe se l’etilometro del ristorante segnasse, per qualsiasi ragione, un valore più basso di quello dei carabinieri? Il cliente sanzionato potrebbe rivalersi col titolare del ristorante? Una follia.
E anche in questo caso, ovviamente, il privato costretto a svolgere suo malgrado e a sue spese un servizio del genere non ne riceverebbe in cambio nulla, se non il rischio di una sanzione qualora fosse trovato inadempiente.