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Gli allevamenti non hanno le finestre?

26 ottobre 2010

Una sera di marzo del 2010 su Rai 3 al programma di Serena Dandini Parla con me c’era ospite Jonathan Safran Foer, un giovane romanziere americano autore di Ogni cosa è illuminata, una storia autobiografica da cui hanno tratto un film. Safran Foer ultimamente si è improvvisato esperto di zootecnia è ha scritto il saggio Se nulla importa sulla filiera della carne dal suo punto di vista, che è quello di un vegetariano. Purtroppo la Dandini ha preso il libro come una verità scientifica e questa è la carrellata di scemenze snocciolate in trasmissione, una via l’altra come le ciliegie:

  • la produzione di carne è la prima causa di riscaldamento globale
  • gli allevamenti sono nascosti lontano dalle strade per non farli vedere perché non hanno le finestre
  • negli allevamenti ci sono miliardi di animali sofferenti che subiscono torture che noi rimuoviamo come se non esistessero
  • gli animali sono imbottiti di antibiotici che poi passano all’uomo
  • gli animali sono portatori di un numero impressionante di virus che passano all’uomo
  • un Hamburger costa mezzo dollaro ma fa un danno ambientale di 200 dollari
  • in USA è stato calcolato che saltare la carne anche solo un giorno alla settimana equivale a ridurre le emissioni di 5 milioni di auto

Questa invece è la presentazione dello stesso libro fatta da ecoblog:

Ciò che ne emerge è un quadro atroce, certamente già noto, ma circondato da uno spesso alone d’indifferenza e dalla volontà di “non pensarci”. Per questo è necessario parlarne. La sofferenza ingiusta degli animali, più redditizi se malati, è certamente il tema principe ma non l’unico: schiere di antibiotici assunti inconsapevolmente, riscaldamento globale, fame nel mondo… Tutte questioni strettamente connesse al consumo di carne nel mondo. Sollevando le quali, Safran Foer si aspettava una reazione fortissima da parte delle aziende zootecniche che, invece, sono rimaste mute avvallando l’ipotesi che o le medesime non abbiano argomenti a proprio favore oppure che non vogliano aprire un dibattito troppo sfavorevole all’industria della carne.

A Safran Foer mancano proprio i fondamentali della zootecnia:

  • Mai un animale che soffre è più redditizio, è vero il contrario.
  • Mai un animale malato è più redditizio, è vero il contrario.
  • In Usa sono ammessi gli antibiotici come promotori di crescita in UE invece sono vietati , ma in ogni caso non devono esserci residui di antibiotici nelle carni USA che causerebbero un’assunzione umana inconsapevole. E’ vietato, è un reato penale, e in USA fanno i prelievi su ogni partita e sul 10% dei capi.
  • In UE le finestre negli allevamenti sono obbligatorie e devono avere una superficie pari al 10% della superficie di allevamento, nel libro il romanziere allude a un certo tipo di allevamenti di ovaiole in gabbia, dove la luce viene dalle lampade per sfruttare il fotoperiodismo che fa produrre più uova. Ovviamente il ricambio d’aria deve essere comunque assicurato. Gli allevamenti con le gabbie sono in disarmo in UE tanto che nel 2012 saranno vietate, inoltre il mercato già sta premiando la produzione di uova a terra, che ad esempio sono utilizzate dalla ditta Giovanni Rana nella produzione di pasta.
  • Negli allevamenti gli animali sono alle strette, ma non soffrono, altrimenti non renderebbero economicamente, anzi, stanno al coperto e non subiscono le intemperie, sole, caldo, pioggia, neve e freddo. Questo comporta a parità di produzione zootecnica, qualunque essa sia, un minor consumo di mangime e di energia e una minore mortalità, rispetto agli allevamenti intensivi allo stato brado. Nei fabbricati zootecnici è possibile una migliore gestione dei liquami e delle polline che all’aperto rischiano con il dilavamento e il ruscellamento di finire nei corsi d’acqua. Inoltre i capannoni zootecnici sono ciclicamente lavati e disinfettati, per cui, rispetto allo stato brado, negli allevamenti intensivi, è molto più facile controllare gli agenti patogeni trasmissibili all’uomo come salmonella, leptospirosi, colibacillosi e verminosi. Anche in questo caso però ci sono esempi in cui il mercato sta premiando l’animale alla stato brado, vedi il pollo al campo della Amadori e la carne bovina del Sudamerica (Montana Cremonini JBS)

Il consumatore già adesso può scegliere il prodotto proveniente dal tipo d’allevamento che più gli aggrada. Dire che la produzione di carne è la prima causa di riscaldamento globale zoogenico è una scemenza, che non ha riscontro in nessuna pubblicazione scientifica. Stranamente si parla sempre delle emissioni per produrre carne come se per produrre uova, latte e formaggi non ce ne fossero.

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24 commenti leave one →
  1. Mattia permalink
    26 ottobre 2010 17:36

    Trovo questo post fondamentalmente ridicolo in più parti. Secondo l’autore basta essere al riparo dal sole e dalle intemperie per non soffrire, inoltre non soffrono perchè se soffrissero non sarebbero redditizi. E’ una mia impressione o stiamo parlando di animali da allevamento, che vengono soprannominati “macchine di proteine al contrario”? Cosa vuoi che importi se è economicamente sfavorevole allevare animali che soffrono? Il sistema è marcio alla base, ossia non è logico ricavare proteine dagli animali, che per ogin kg di cui sono fatti necessitano di 10-15 kg di vegetali.

    Perchè non ci si risparmia le pistolettate sulle leggi e sulle norme? Perchè devo preoccuparmi del fatto che negli allevamenti i liquami sono controllati quando potrei fare a meno degli allevamenti?

    Quando mai, e perchè, un animale che soffre è meno redditizio?

    “Il consumatore già adesso può scegliere il prodotto proveniente dal tipo d’allevamento che più gli aggrada”. E come, di grazia? Come faccio io, consumatore, a sapere che quello riportato sull’etichetta corrisponde al vero? Solo perchè se non corrispondesse al vero sarebbe illegale? Ma in che mondo vive? Queste considerazioni sono totalmente slegate alla realtà, che vari documentari (oltre che alla trasmissione Report un paio di anni fa) hanno già provato essere ben diversa. L’autore confonde quello che c’è scritto sui libri con quello che succede nella realtà.

    Proprio vero che quando il saggio indica la luna…

    PS: oddio, solo alla fine del mio commento, noto che l’autore è il mitico Claudio Costa, già sbeffeggiato da Ugo Bardi e dal blog Climialteranti più e più volte per la sua scarsa capacità a capire i fenomeni che riguardano il riscaldamento globale. Vorrei inoltre far sapere ai lettori che il sig. Costa parla di zootecnia in palese conflitto di interessi, in quanto lavora nel campo. Per dirla terra terra, se non ci fossero gli allevamenti, sarebbe su una strada.

  2. 26 ottobre 2010 18:11

    prima che replichi Claudio: abbia pazienza, ma fino alla fine del suo comento l’autore del post è incompetente e legge le cose sui libri, poi nelle ultime righe diventa improvvisamente tanto addentro alla materia da essere in conflitto di interessi… Buffo, vero?

    Le faccio notare che i lettori di questo blog possono conoscere l’attività degli autori sulla pagina “about us”. Nessun mistero e nesun conflitto di interessi. Su questo blog intervengono autori che hanno qualcosa da dire, per studi o per esperienza, ed esprimere il proprio pensiero non c’entra nulla con il conflitto di interessi che è, ovviamente, ben altra cosa.

  3. Mattia permalink
    26 ottobre 2010 19:10

    Borghi è tutte e due le cose, ingenuamente incompetente e in conflitto di interessi. Un lettore non può sapere la seconda cosa nel vostro “About Us”. Io lo so perché trovo i suoi post ovunque ci sia da difendere a spada tratta gli allevamente e la zootecnia.

    Come può vedere non mi sono soffermato solamente sul conflitto di interessi perché sarebbe un’argomentazione a mio sfavore. Ho anche argomentato riguardo al resto.

    Credo che dobbiate fare attenzione agli autori che ospitate, ne va della credibilità del vostro sito 🙂

  4. Claudio Costa permalink
    27 ottobre 2010 07:41

    @ Mattia

    Ma ha letto le mie repliche al Bardi? mi h acriticato in la sindrome di gatto silvestro, ma sembra che non abbia capito nulla di quello che avevo scritto, conclude dicendo che sono malapo e che mi devo far curare senza rendersi conto della figura che ha fatto.
    Sarà anche scarsa, la mia capacità di comprensione del GW, ma non mi sembra che abbiano spiegato molto finora su CA, confido in lei..ma ne dubito. e lo sa che dopo 5 post mi tolgono la parola ( ad altri invece no) mi chiedo quindi se sia un blog di propaganda o di confronto, se fosse confronto la censura non avrebbe senso.

    Su dolore: è proprio un principio fondamentale della zootecnia evitare il dolore agli animali durante la produzione, perchè se no si perde, e il dolore si misura, con adrenalina, cortisolo e comportamento.
    Detto questo il 100% della carne ovina, il 60% della carne bovina, e una parte anche di carne avicola che si mangia in Italia proviene da allevamenti allo stato brado, è sempre zootecnica industriale ma estensiva, pensa che gli animali soffrano anche allo stato brado o solo in stalla?

    su competenza: sarò anche in conflitto di interessi, perchè la zootecnia è il mio lavoro, ma mi chiedo perchè dovremmo accettare accuse sempre più strampalate da gente come Tozzi, Gabanelli, Gore, Foer, Pachauri, Pollan, Celli, Rifkin ecc che la zootecnia non sanno cos’è

    su confronti nella resa proteica spero che faccia l’equipollente proteico, ma se parla di 10 15 kg di vegetali…mi sa che non ci siamo proprio.

    lei scrive:”Trovo questo post fondamentalmente ridicolo in più parti”
    il confronto è necessario, ma se non fa un elenco preciso dei miei presunti errori, fa solo una brutta figura

  5. Claudio Costa permalink
    27 ottobre 2010 08:08

    @ Mattia

    Scrive: “Come faccio io, consumatore, a sapere che quello riportato sull’etichetta corrisponde al vero? Solo perchè se non corrispondesse al vero sarebbe illegale? Ma in che mondo vive?”

    E’ praticamente impossibile barare su questo perchè non si muove un animale in UE senza certificato di un ufficiale sanitario, che ne attesta :
    la salubrità
    l’allevamento di provenienza
    gli allevamenti sono tutti schedati si anel registro agricolo in Lombardia SIARL sia in quello ASL si aal comune per il PUA la descrizione comprende il tipo di stabulazione, stalla per stalla

    Ma mi faccia che l astabulazione non è mai interssata al mercato, dove si è sempre guardato solo al prezzo qualità solo ultimamente il mercato si sta differenziando per la stabulazione …finora però solo per gli avicoli ed è solo una nicchia. Questo lo si deve senza dubbio al messaggio degli animalisti che hanno creato una nuova sensibilità nei consumatori. negli anni 80 in Australia una grossa multinazionale di uova fece l’uovo a terra, nei campi nelle capannine, bellissimo: ma fallì perchè le uova costavano di più e nessuno le comprava. Adesso le cose sono cambiate

    In nord europa il mercato dicono che si differenzierà anche per l’impronta ecologica, idrica, del carbonio e dell’azoto, ci sono già clienti che richiedono l’impronta per ogni prodotto.
    Ma per ora non si muove nessuno anche perchè i calcoli non sono semplici anzi li sbagliano praticamente tutti

  6. Mattia permalink
    27 ottobre 2010 11:18

    Per conto mio la sofferenza c’è anche solo a stare in stalla, c’è lo stress, ci sono i vitelli tolte alle madri, c’è il trasporto verso il macello, ci sono le uccisioni cruente che numerosi documentari amatoriali hanno documentato.

    Anche calcolando la resa proteica, famosa e ridicola scusa con la quale si bollano con “conti della serva” tutte le considerazioni riguardo a quanti vegetali ci vogliono per ottenere la carne, che risultati abbiamo? Sempre e comunque che gli animali sono macchine di proteine al contrario.

    Che Tozzi, Gabanelli, Gore, Foer, Pachauri, Pollan, Celli, Rifkin non sappiano niente di zootecnia è solo una sua opinione.

    Vogliamo parlare del fatto che i 2/3 delle terre destinate all’agricoltura sono destinate agli allevamenti invece che agli umani?

    Vogliamo perlare del fatto che una dieta vegetariana è consigliata e adeguata in qualsiasi stato della vita (fonte: American Dietetic Association)?

    Vogliamo parlare del fatto che il 70% dell’acqua utilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnia e dall’agricoltura (i cui prodotti servono per la maggior parte a nutrire gli animali d’allevamento)?

    Vogliamo parlare del fatto che per un chilo di proteine animali occorre un volume d’acqua 15 volte maggiore di quello necessario alla produzione della stessa quantità di proteine vegetali?

    Vogliamo parlare del fatto che in Italia gli animali d’allevamento producono annualmente circa 19 milioni di tonnellate di deiezioni a scarso contenuto organico, che non possono essere usate come fertilizzante?

    Vogliamo parlare delle sovvenzioni (dirette ed indirette) dell’UE per gli allevamenti (nel 1999 il 23% della spesa annua dell’Unione Europea è stata destinata a sovvenzioni al settore zootecnico (carne e latte), a cui va aggiunta una buona parte del 44,2% del sostegno alle coltivazioni, destinate soprattutto al consumo animale (cereali, semi oleosi, proteaginose))?

    Vogliamo parlare della BSE, influenza aviaria, febbre suina?

  7. Claudio Costa permalink
    27 ottobre 2010 14:19

    @ Mattia

    parliamone!

    In quello che dici non c’è nulla di corretto, tranne

    – lo stress dei vitelli tolti alla madre a 3 gg ( da cui capisco che sei vegano)
    – il premio PAC agli agricoltori, che però percepiscono tutti
    – dieta vegetariana se latto-uova-vegetariana può essere una dieta valida, la vegana no è contro natura per l’uomo e considerata malnutrizione nei minori.

    Tutto il resto è profondamente sbgaliato.

    Sei la dimostrazione che devo ancora lavorare molto nella comunicazione sulla zootecnia.
    Ti metto alla prova Mattia, ti mando tutti miei articoli da dove potrai capire che quello che scrivi è sbagliato.
    Però li devi leggere prima di replicare perchè altrimenti vuol dire che non vuoi un confronto.

  8. 27 ottobre 2010 14:53

    I sussidi in agricoltura vengono percepiti perlopiù per i seminativi, e non si troverà un post su questo blog in cui si afferma che siano utili, anzi…

    In secondo luogo non riesco a capire la soluzione che propone Mattia: a lui non piace la carne, quindi non dovrebbe mangiarla nessuno?

    Proprio ieri sera ho visto su Sky lo splendido film in cui si racconta la vita di Temple Grandin, che oggi insegna all’Università del Colorado e che è divenuta celebre per le metodologie educative per i bambini affetti da autismo, di cui è affetta lei stessa, e per la progettazione di strutture straordinariamente innovative per l’allevamento e la macellazione del bestiame.

    Proprio questa parte della sua attività può essere interessante per questa discussione, proprio perché le strutture ideate dalla Grandin sono state ispirate al miglioramento delle condizioni di vita e alla riduzione della sofferenza e dello stress degli animali. Oggi (a quanto si diceva nei titoli di coda del film, ma non ho dati ufficiali) quelle strutture sarebbero state adottate dal 50% degli allevamenti in USA. Mi ha colpito una frase attribuita alla Grandin, che è lei stessa attivista contro i maltrattamenti degli animali, e che ha realizzato le sue opere proprio grazie all’estrema sensibilità che la sua malattia le permette di avere, che suonava più o meno così: “senza gli uomini le mucche non esisterebbero, e io stessa non vorrei morire dilaniata da un predatore. Potendo scegliere, preferirei morire in un mattatoio, a condizione di non provare stress o paura”.

    Le sue realizzazioni sono ispirate alla necessità di ridurre la sofferenza degli animali, ma sono stati accettati dal mercato proprio perché risultano essere molto più produttivi.

    I suoi lavori sono visibili qui, anche in video:
    http://www.grandin.com/

  9. Mattia permalink
    27 ottobre 2010 15:28

    “il premio PAC agli agricoltori, che però percepiscono tutti”
    Un male generalizzato è una buona cosa?

    La dieta vegana non è contro natura ed è considerata malnutrizione solo da te.

    Sei la dimostrazione che si deve ancora lavorare molto nella comunicazione sul vegetarianesimo e sul global warming.
    Ti metto alla prova Claudio, ti metto di fronte al 95% degli scienziati, che sostiene che il global warming esiste ed è causa dell’uomo, da dove potrai capire che quello che scrivi è sbagliato.
    Però li devi ascoltare tutti prima di replicare perchè altrimenti vuol dire che non vuoi un confronto.

  10. Mattia permalink
    27 ottobre 2010 15:32

    “In secondo luogo non riesco a capire la soluzione che propone Mattia: a lui non piace la carne, quindi non dovrebbe mangiarla nessuno?”

    No, la mia soluzione è informare le persone in modo che facciano una scelta consapevole. Più le persone sono informate su quello che mangiano, meno mangeranno carne, prima spariranno gli allevamenti dalla faccia della Terra.

    Informare vuol dire fare un documentario irrompendo in un allevamento in un’ora qualsiasi della giornata, o durante il trasporto, o durante la macellazione, non telefonare a Claudio Costa dicendo di farci fare una visita guidata negli allevamenti. Perchè se voglio sapere se il vino è buono, non chiedo all’oste.

  11. Claudio Costa permalink
    27 ottobre 2010 20:06

    @ Mattia

    adesso ti mando gli articoli, in pratica ho scritto articoli per quasi tutti gli argomenti che hai citato, non ci crederai ma mi interessa il tuo parere.

    Su confronti equipollenti tra diete con carne e senza puoi leggere
    la “critica a Rifkin” e “riscaldamento globale e carrello” ( critica al carrello virtuale del WWF)

    Su deforestazione: ci sarebbe comunque anche senza zootecnia perché è fonte di reddito puoi leggere “spesa ed emissioni: la deforestazione”.

    Su impronta idrica in zootecnia e agricoltura: è utilizzo non consumo di acqua trovi 3 articoli proprio qua su questo blog

    Su inquinamento da nitrati puoi leggerti “nitro paradossi” (di prossima pubblicazione)

    Sul premio PAC puoi leggerti (di prossima pubblicazione)
    Biogas o bioinganno togliere il premio PAC a chi produce cereali e foraggi per la zootecnia, perché la gran parte dei cereali e dei proteici utilizzati in zootecnia sono importati, e senza la Pac, il loro prezzo non cambierebbe.

    Su liquami che non sono fertilizzanti: “Al gore e i liquami acidi” (sto ancora ridendo)

    Su influenza : puoi leggerti “la nuova peste” occhio che è influenza A se dici suina agli infettivologi ti sbranano

    Su carne e tumori : puoi leggerti
    “chi mangia carne muore” dove ci sono anche i confronti tra le diete

    E infine se ti vuoi fare due risate su Tozzi e Rifkin : “L’uomo non è adatto a mangiare carne”

    Scrivi: “La dieta vegana non è contro natura ed è considerata malnutrizione solo da te.”

    No ci sono le peer review e la proteina vegetale cruda è indigeribile o addirittura tossica, quindi in natura l’uomo non è predisposto geneticamente a nutrirsene, invece le proteine animali sono altamente digeribili anche crude, perchè l’uomo ha stomaco acido, pepsina, tripsina, proteasi e lipasi

    scrivi: “Ti metto alla prova Claudio, ti metto di fronte al 95% degli scienziati, che sostiene che il global warming esiste ed è causa dell’uomo, da dove potrai capire che quello che scrivi è sbagliato.
    Però li devi ascoltare tutti prima di replicare perchè altrimenti vuol dire che non vuoi un confronto”

    e io ti rispondo con questo

    http://www.climatemonitor.it/?p=11877#comments

    Quando gli ippopotami nuotavano nel Tamigi

    dove evidenzio che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e ancora non si sa perchè ma sono correlati al flusso magnetico solare non al CO2, e ci sono centinai di scienziati che lo sostengono. non è un opinione.Tra l’latro ti ricordo che la posizione ufficiale del CNR è che non si può stimare il ruolo dell’uomo.

    forse abbiamo già discusso su CA?

    “Informare vuol dire fare un documentario irrompendo in un allevamento in un’ora qualsiasi della giornata, o durante il trasporto, o durante la macellazione, non telefonare a Claudio Costa dicendo di farci fare una visita guidata negli allevamenti.”

    durante il trasporto: non succede proprio nulla ..al limite colpo di calore

    carico e scarico al macello, dipende, nei bovini, nulla,
    nei suini si usano i pungoli elettrici, i pungoli danno una scossa fanno male solo temporaneamente, però è dolore, raramente si usano anche sui bovini
    nei polli nulla.

    macello nulla ..tranne nelle macellazioni religiose.

    scrivi “Per conto mio la sofferenza c’è anche solo a stare in stalla, c’è lo stress”

    questa invece è un opinione, perchè la fisiologia non si discute
    i problemi del benessere animale casomai sono altri
    castrazione, decornazione, tagli della coda, del becco e delle corna, marche alle orecchie, tatuaggi a inchiostro o a fuoco, pungoli, mastiti, acidosi ruminali, lesioni e stress da gabbia per non parlare delle catene (vietate in UE ma non in montagna) ecc
    su questo puoi aver ragione e la critica potrebbe migliorare la situazione ma sullo stress da stalla NO

  12. Mattia permalink
    28 ottobre 2010 08:02

    Guarda, io ovviamente non sono un climatologo e non posso rispondere *personalmente* riguardo al GW. Della solita battaglia dei link (tu che mi giri articoli scritti da te è un bel paradosso!) non ne ho proprio voglia. Potrei girarti questo sito: http://www.skepticalscience.com/argument.php ma poi dovrei star qua a replicare ad ogni cosa che scrivi.

    Sto discutendo con una persona che crede che le macellazioni, i trasporti, etc., avvengano tutti secondo la legge, e questo perché? Perchè lo dice la legge. Ma se postassi un qualsiasi video amatoriale che riprende una realtà che mostra il contrario di quello che dici, tutto il tuo ragionamento cadrebbe? Non mi riesce a credere che una persona normale creda che le cose funzionano come devono solo perchè c’è una legge. Ma come si può essere così ingenui?

    Sto discutendo con una persona che crede che essere vegani sia riconducibile alla malnutrizione, quando l’ADA dice il contrario. E poi, se è riconducibile alla malnutrizione, perchè i genitori che crescono bambini vegani non vengono denunciati?

  13. Claudio Costac permalink
    28 ottobre 2010 11:32

    @ Mattia

    Su trasporti: dipende se i filmati sono posteriori al 2000 e in UE, perchè penso di capire a cosa ti riferisci ai trasporti di animali a terra o sofferenti o zoppi ecc
    Dal 2000 sono vietati si devono macellare d’urgenza in stalla ma le carno non avranno il bollo quind solo per uso famigliare.
    I controlli sui trasporti sono severi e i mezzi devono essere autorizzati quindi con ventole e abbeveratoi.
    se così non fosse denunciate!
    Ci sarà sempre chi viola le leggi, ma anche nei vegetali vedi i vari scandali sui pesticidi, fitormoni, metanolo, falso bio, oli esausti con diossina venduti per vergini ecc

    Su malnutrizione: va dimostrata, nei bambini se il pediatra vede anomalie nello sviluppo, rachitismo, ritardo, carenze ecc può denunciare i genitori per maltrattamento ( ma vale per qualsiasi dieta fatta)

    http://www.tantasalute.it/articolo/dieta-vegana-non-per-i-bambini/7055/

    http://www.nostrofiglio.it/il-bebe/4-8-mesi/svezzamento-bambino.html?page=3

    la dieta vegan può essere equilibrata, ma serve la cottura e l’integrazione di B12. I pareri dei nutrizionisti sono effettivamente vari ci sono anche quelli che dicono che anche nello sviluppo la dieta vegan può essere sufficiente, ma va fatta bene e alla lettera.
    E’ comunque contro la natura stessa dell’uomo però non è vietata…gli animalisti invece in genere vogliono vietare per lo meno la produzione di carne.
    Forse tu, non vuoi vietare, vuoi solo comunicare, però penso che la visone che hai della zootecnia sia distorta e non risponda alla realtà

    Su i miei articoli: spero ti siano arrivati, li ho scritti io ma i riferimenti sono peer review o rapporti FAO, certo è un punto di vista diverso rispetto alla LAV e alla PETA, io però ci sono nato in un allevamento.

    su Skeptical science: e allora io potrei postare i link di CO2science del blog di Watts di Spencer, di Pielke ecc

  14. Claudio Costa permalink
    28 ottobre 2010 11:50

    @ Mattia

    su trasporti: verifica che i filmati siano in UE e siano dopo il 2000 da quando cioè sono stati vietati i trasporti di animali sofferenti a terra o zoppi che si possono macellare solo d’urgenza in stalla solo per uso famigliare.
    Se vedi anomalie denuncia
    ci sarà sempre chi viola le leggi e va punito!
    ci sono stati casi anche sui vegetali: pesticidi, fitormoni, oli esausti venduti come vergini, oli minerali con diossina venduti ai mangimisti come oli vegetali,vino al metanolo, farine con il gesso, pane con la segatura, succhi di frutta senza frutta, botulino ecc ecc non per questo bisogna vietare i vegetali

    su dieta vegan: se il pediatra riscontra carenze nutritive, rachitismo, ritardo, dermatiti ecc deve denunciare i genitori per maltrattamento, questo qualsiasi dieta si faccia.
    Effettivaemnte ci sono nutrizionisti sotenuti anche a livello statistico che affermano che la dieta vegan può essere sufficiente anche nello sviluppo da 0 a 14 anni ma va seguita molto bene e alla lettera con proteina cotta e integrazione di B12. (pensavo di no ma mi devo ricredere)
    su un blog di focus le linee guida dell ‘UE
    http://www.nostrofiglio.it/il-bebe/4-8-mesi/svezzamento-bambino.html?page=3
    La dieta vegan è comunque contro la stessa natura dell’uomo ma non è vietata.
    In genere invece gli animalisti vogliono vietare.
    Forse tu non vuoi vietare ma solo comunicare però l’idea che hai della zootecnia è distorta, ecoo perchè dovresti leggere anche il mio punto di vista che in allevamento ci sono nato

    Su articoli: spero ti siano arrivati, li ho scritti io, ma hanno riferimenti a peer review e rapporti fao

    su skeptical science: e io potrei linkarti CO2 science (tutte peer review) o i blog di Spencer, Pielke ecc

  15. Claudio Costa permalink
    28 ottobre 2010 13:05

    @ Mattia

    Da questo articolo http://www.tuttovitamine.it/alimentazione/focus/la-dieta-vegetariana-e-dannosa-per-i-bambini-.html
    Cito:

    “La dieta vegana è dannosa per i bambini?
    Lindsay Allen, ricercatrice dell’US Agricultural Research Service in California. «Ci sono sufficienti studi – ha dichiarato la Allen al convegno dell’American Association for the Advancement of Science di Washington – che mostrano come i figli delle madri che evitano tutti i cibi animali nascono più piccoli, crescono molto lentamente e presentano ritardi nello sviluppo, forse permanenti. Quando si parla di bambini piccoli, di donne incinte o di madri che allattano, rinunciare a questi cibi è addirittura immorale!”

  16. Mattia permalink
    28 ottobre 2010 16:45

    Sti linkando siti trovati a caso googlando per farmi cambiare idea su quello che dice la più grande associazione di dietologi e nutrizionisti americana? Lascia perdere 😛

  17. Mattia permalink
    28 ottobre 2010 17:53

    Ho letto qualcosa dei documenti che mi ha inviato ma per me rimangono spazzatura, rispetto alle nozioni che ho io sull’argomento.

    Quello che serve per chiarire le idee *a tutti* è un dibattito pubblico.

  18. Claudio Costa permalink
    29 ottobre 2010 18:57

    @ Mattia

    “Stai linkando siti trovati a caso googlando per farmi cambiare idea su quello che dice la più grande associazione di dietologi e nutrizionisti americana?”

    No non è il mio obiettivo! sarebbe solo presunzione, però mi interessa il confronto ( non voglio essere retorico ma lo trovo necessario)

    1 ho scritto “Effettivaemnte ci sono nutrizionisti sotenuti anche a livello statistico che affermano che la dieta vegan può essere sufficiente anche nello sviluppo da 0 a 14 anni ma va seguita molto bene e alla lettera con proteina cotta e integrazione di B12. (pensavo di no ma mi devo ricredere)”

    2 ci sono anche altri pareri,m asu questo non ho conoscenze da nutrizionista per discuterne posso solo citare e ti ho linkato un blog edito dall’editore del giornale Focus, e un articolo su un congresso

    3 Scrivi: “Quello che serve per chiarire le idee *a tutti* è un dibattito pubblico.”

    sono pronto, ne ho già fatto altri,sono un tecnico AIA ( autorizzazione integrata ambientale) per i suini quindi conosco bene normativa e realtà

    Quando vuoi e dove vuoi, ti lascio la scelta delle armi.

    Ritengo di aver la mente aperta anche se non dovrei dirlo io, ma non tanto aperta da far cascare in terra il cervello.

    “Ho letto qualcosa dei documenti che mi ha inviato ma per me rimangono spazzatura, rispetto alle nozioni che ho io sull’argomento”

    Se parti con un insulto, non vai proprio da nessuna parte, è tiptico di chi non ha argomenti, però non si puoi mai dire, dimostra che sono spazzatura mi interessa, prenditimi il tuo tempo che tanto l’inverno è lungo e dicono sarà + freddino del solito ( c’è la nina)
    Magari prendi un articolo o un argomento ed elenca quella che ritieni spazzatura.

  19. Mattia permalink
    29 ottobre 2010 22:08

    Impossibile controbattere a quello che dici tramite i tuoi documenti, perché altro non farei che linkarne altri che tu consideri spazzatura. Anche tu a volte parli di gente ridicola, nel post di apertura parli di scemenze, quindi…

  20. Claudio Costa permalink
    30 ottobre 2010 08:17

    @ Mattia

    se sono peer review non posso considerarli spazzatura, sarei nel torto.
    scemenze non è riferito a quello che dici o scrivi tu, ma a quello che hanno detto rifkin gore tozzi wwf lav foer pollan ecc, ma spiego perchè sono scemenze che fan ridere.
    se vai in una quasiasi facolta scientifica e fai dei confronti a kili,
    oppure affermi che l’uomo non è adatto a mangiare carne ( o latte), o che i primati non mangiano carne ecce ecc credimi che ti riderebbero in faccia.

    il tuo messaggio però mi sembra una ritirata, peccato.

  21. Mattia permalink
    30 ottobre 2010 11:40

    Le tue considerazioni non sono peer reviewed.

  22. Claudio Costa permalink
    31 ottobre 2010 07:54

    @ Mattia

    Certo qualsiasi discussione ha due binari,
    – si può contestare un’affermazione peer review, con un altra peer review, o con dati ufficiali ecc (anche sulle peer review si discute)
    – e poi ci sono considerazioni, riflessioni, commenti, giudizi, ecc su questo si possono fare errori ( ne ho fatti anch’io), infatti è sulle considerazioni che il confronto è più acceso.

  23. ganavion permalink
    1 novembre 2010 13:38

    Dopo tutta questa discussione mi è venuta voglia di una gran bella bistecca, alta alta e grossa grossa, e tanta bella insalata, come mi raccomandava il mio allenatore Silvestri prima degli incontri. Diceva che la carne è acidificante, e quindi va integrata con della buona insalata. Ma niente è meglio, facendo uno sport come il mio.
    Che dire dei vegan ? Vogliono automortificarsi ? E si automortificassero, chi se ne…ehm, volevo dire, che sapremo farcene una ragione.
    Ma non coinvolgessero altre persone, nel senso che non condizionassero persone deboli (come i figli) con le loro “idee”, e non si sognassero di imporre ad altri le loro idee.
    Ora vado a farmi la bistecca, che mi devo mettere in forze.
    Del resto il tono mi sembra in sintonia con certi siti dove se chiedi di rispettare te, come tu vorresti rispettare loro, ti rispondono rincarando la dose, e dicendo che è anche poco.
    Se è questo il modo, se è questo il rispetto, allora credo, Claudio, che il tuo tentativo di parlare civilmente, di ragionare con chi non mi sembra disposto a farlo, ma probabilmente scrive solo per provocare, sia destinato, amico mio, a fallire, e non per colpa tua.
    Ti auguro di sbagliarmi, ho scritto queste cose, lo riconosco, un po’ incavolato, perché quando vedo scrivere certe cose… e qui mi fermo per rispetto al blog.

  24. Mattia permalink
    1 novembre 2010 22:39

    Visto che la dieta vegan non è una mortificazione, anzi, è consigliata, non vedo dove sia il problema nell’imporlo ai figli… o conosci bambini di 2 anni che sanno cosa è bene mangiare e cosa no? Qualsiasi dieta è un’imposizione ai figli.

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