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Niente ricerca OGM, ma soldi pubblici alla lobby di Capanna

28 gennaio 2011

Libertiamo – 28/01/2011

Ci sono notizie che danno il senso e la misura della considerazione che la nostra classe politica ha dei soldi pubblici. Quando poi queste notizie arrivano in tempo di crisi, in un contesto in cui le risorse per la ricerca vengono tagliate (o risparmiate), la cosa assume un significato ancora più paradossale.

La notizia, per farla breve, è questa: mentre la ricerca sulle biotecnologie è bloccata dalla moratoria imposta dall’allora Ministro delle Politiche Agricole Pecoraro Scanio, le istituzioni scientifiche languono senza quattrini e i nostri migliori biotecnologi emigrano all’estero, Mario Capanna riesce a spillare per la sua Fondazione Diritti Genetici il comodato d’uso di un castello a Ladispoli, oltre a 20 milioni di euro per restaurarlo e impiantarci un centro di ricerca nuovo di zecca.

Gli obiettivi della ricerca sono piuttosto fumosi, si parla soprattutto dei cosiddetti MAS (marker assisted selection) un sistema di miglioramento genetico che di particolarmente innovativo non ha nulla e soprattutto non è per nulla alternativo agli OGM (ogni cosa può avere la sua funzione, o vogliamo considerare la carta vetrata alternativa alla carta igienica e promuovere l’uso della prima al posto della seconda?), ma tutto sommato la poca chiarezza (oltre al sovraccarico ideologico) del progetto sembra essere proprio uno dei suoi punti di forza, dato che incredibilmente può contare sul sostegno di sette ministeri oltre alla Presidenza del Consiglio, il Comune di Roma, il Comune di Ladispoli, la Regione Lazio e, come una spruzzatina di cacio sui maccheroni, la Regione Puglia.

Ma se si sfogliano le pagine della presentazione sembrano pian piano farsi più chiare le intenzioni dei promotori, intenzioni che di scientifico hanno ben poco (basta guardare i curricula dei membri della Fondazione, per lo più attivisti di Greenpeace), ma hanno a che fare piuttosto con la propaganda, anche se qui usano termini un po’ più delicati, come formazione, approfondimento, aggiornamento, divulgazione, “osservatorio di analisi quanti-qualitativa sull’informazione giornalistica sulle biotecnologie” (questa è bella, insieme all’agenzia che “fornirà un flusso di informazioni e approfondimenti inerenti al settore delle biotecnologie, rivolto ai media, ai ricercatori e al grande pubblico”).

Insomma, una gigantesca operazione di lobbying (interessante il fatto che la direzione scientifica della Fondazione si trasferisce a Bruxelles, che più che un polo scientifico sembra essere ben altro) finanziata con i nostri soldi e che riuscirà, se riuscirà a combinare qualcosa, ad allontanare ancor di più l’Italia dalla ricerca scientifica di alto livello, oltre ad allargare ulteriormente (se è possibile) il baratro che separa l’agricoltura italiana da quella degli altri paesi occidentali. Una storia che somiglia vagamente a quella di Trofim Denisovič Lysenko, presidente dell’accademia delle scienze agricole dell’Unione Sovietica dagli anni ‘30 agli anni ’60. Cito da Wikipedia:

Durante gli anni trenta fu il principale propugnatore di una visione politicizzata della biologia che si prolungò in URSS fino agli anni sessanta. Furono celebri le sue battaglie contro la scienza accademica, i principi classici della genetica e le leggi di Mendel. Sosteneva, con l’appoggio di Stalin, una teoria neolamarckiana derivata da Mičurin, secondo la quale l’eredità dei caratteri sarebbe influenzata da fattori ambientali. Alcuni scienziati sovietici che si opposero alle sue teorie ed alla loro impostazione ideologica furono incriminati e condannati. Le sue teorie, oggi completamente screditate, applicate all’agricoltura sovietica, ebbero esiti disastrosi.

La vicenda riportata in quest’articolo sarà oggetto di un’interrogazione parlamentare di Benedetto Della Vedova al presidente del Consiglio dei Ministri.

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7 commenti leave one →
  1. 28 gennaio 2011 14:06

    ogni cosa può avere la sua funzione, o vogliamo considerare la carta vetrata alternativa alla carta igienica e promuovere l’uso della prima al posto della seconda?
    _______________________

    Questa è meravigliosa!

  2. Lettera di Mario Capanna al Presidente ANBI permalink
    2 febbraio 2011 19:31

    Roma, 2 febbraio 2011

    Gent.mo Simone Maccaferri
    Presidente ANBI

    Illustre Presidente,
    nella Sua “Lettera aperta dell’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani”, indirizzata al Governo, Lei parte da presupposti destituiti di fondamento.

    La FDG non ha mai “annunciato di avere raccolto 20 milioni di euro attraverso 7 ministeri e altre istituzioni statali”.
    Ha semplicemente comunicato che, per il progetto GenEticaMente, l’investimento previsto è di 20 milioni per il quinquennio 2011-15, somma da reperire da fonti private e pubbliche che lo condividano.

    Il Suo pressappochismo è dilagante: scrive che “il Sottosegretario Gianni Letta ha tenuto a battesimo, a Ladispoli vicino a Roma, il progetto GenEticaMente”.
    Ridicolo: la conferenza stampa del 25 gennaio si è svolta a Roma, nella sede della FDG, come moltissimi media hanno documentato.

    Tutto il resto dei Suoi “argomenti” (noterà la generosità dell’eufemismo) attinge al repertorio ideologico, trito e ritrito, della lobby ultra-filo-ogm, che in nome di una tecnologia bocciata da 3 europei su 4, da anni è l’ostacolo allo sviluppo condiviso della ricerca genetica in Italia e in Europa : dunque non entro nel merito dato che, come sosteneva Leonardo, “chi poco pensa, molto erra”.
    Lei è così affetto da pregiudizio da non accorgersi che gli investimenti della FDG vanno proprio a favore dell’incremento dei fondi alla ricerca scientifica complessiva in Italia.
    Ciò premesso, spero che Lei abbia la dignità morale di scusarsi per le Sue affermazioni infondate.

    Se a sette giorni a partire da oggi – dunque entro il 9 febbraio – non arriveranno le Sue scuse formali, la FDG adirà le vie legali, in sede civile e penale, per i reati derivanti dalle Sue infondatezze diffamatorie, anche verso tutti coloro che propaleranno la Sua risibile lettera.

    Con simpatia
    Mario Capanna

    (Presidente Fondazione Diritti Genetici)

  3. 3 febbraio 2011 08:42

    Gentile dottor Capanna, la ringrazio per l’onore che ci fa visitando questo blog che lei forse considera, facendoci un onore ancora più grande, come un pericoloso esponente della lobby ultra-filo-ogm.

    Ma nel ringraziarla l’avverto che probabilmente ha sbagliato indirizzo: qui non c’è nessun Simone Maccaferri e questa non è l’ANBI. Per reperire il recapito corretto dell’ANBI le consiglio l’uso di un elenco telefonico oppure di Google. Forse qualcuno dei suoi collaboratori sa come si fa.

    Per quanto riguarda il contenuto della sua lettera, abbiamo forse frainteso? Non dispone al momento di tutti quei soldi? La ringrazio enormemente della precisazione, che terremo in gran considerazione, ma che non fa altro che stimolarci ancor di più a chiedere, a lei e alle istituzioni coinvolte, quanti siano (i soldi di cui dispone) e in base a quale criterio le siano (le saranno) assegnati.

    Evidentemente, come in passato, si è lasciato prendere un po’ dalla voglia di provare il brivido di spararla grossa, (come quella volta che si è vantato in tv di aver assaggiato la fragola-pesce, ricorda? O come quando più recentemente ha sostenuto, sempre in tv, che le colture GM rendono mediamente il 10% in meno delle colture convenzionali) ed ha lasciato intendere, come pare dimostrare il video della conferenza stampa di presentazione del progetto GenEticaMente, che di questi soldi lei già dispone.

    O forse abbiamo equivocato noi? Può darsi. Sul pianeta in cui viviamo noi le cose si fanno se si hanno i soldi per farle. Alle banche importa poco se promettiamo di reperirli. Siamo abituati così, abbia pazienza.

    Se non vuole entrare nel merito, come afferma, la capisco, e non la biasimo: per entrare nel merito bisogna essere in grado di farlo. Molto meglio discutere dei chilometri che separano Roma da Ladispoli.

    Ps. Se sta cercando qualche altro indirizzo a cui far pervenire la sua missiva, le vengo incontro: qui http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2011/02/comunicato-fisv.pdf ci sono altre quattordici istituzioni scientifiche che hanno reso note le loro perplessità.

  4. 4 febbraio 2011 16:36

    Ma naturalmente, e lo dico senza ironia, sia Mario Capanna sia i suoi collaboratori della Fondazione Diritti Genetici possono contattarci (la nostra email è disponibile alla pagina “contatti” http://www.salmone.org/le-reazioni-della-comunita-scientifica-italiana/ ma per maggiore chiarezza la ripeto: lavalledelsiele@gmail.com) e farci avere la loro versione dell’intera vicenda, che pubblicheremo in evidenza.

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