Hazlitt, le materie prime (agricole) e la speculazione
Da un articolo che Henry Hazlitt scrisse per Newsweek nel 1964.
L’India sta soffrendo per gli alti prezzi ed una scarsità di cibo. Entrambe le cose sono state causate dalle politiche del governo. Per anni ha assecondato l’inflazione monetaria, i controlli, la pianificazione statale, il socialismo ed un’industrializzazione forzata che devia il capitale ed il lavoro dall’agricoltura.
Allarmato da rivolte per il cibo, il governo sta prendendo misure drastiche. La maggior parte sono esattamente misure sbagliate. Ha messo un tetto al prezzo del riso ed ha annunciato controlli sui prezzi dei cerini, del petrolio, del kerosene, dello zucchero e degli oli vegetali. Questo è esattamente il passo che farà scoraggiare molto, la produzione di queste necessità. Quando c’è una scarsità di un qualsiasi prodotto la cura è prezzi alti, non prezzi bassi. In un libero mercato senza inflazione, gli alti prezzi per un qualsiasi prodotto segnalano una scarsità di quel prodotto e danno massimi incentivi ai produttori ed agli importatori per alleviare la scarsità.
Il governo Indiano, in cerca di capri espiatori, ha accusato gli “speculatori” e gli “accaparratori” annunciando l’imposizione di rigidi controlli sugli acquisti, le vendite, l’immagazzinamento ed il trasporto dei cereali. Ma gli speculatori e gli accaparratori, quando agiscono realmente nel loro interesse, svolgono un servizio pubblico. Se sono nel giusto pensando che se trattengono ora otterranno un prezzo più alto dopo, ciò vuol dire che stanno conservando riserve ora per alleviare una anche maggiore scarsità nel futuro. A meno che non vendano al punto di massima scarsità, perdono il loro miglior mercato e si auto-sabotano.
I tempi sono (un po’) cambiati (ne abbiamo parlato qui e qua), ma i governi continuano a inseguire esattamente gli stessi fantasmi. Con gli stessi risultati.
Qui il testo dell’intero articolo di Hazlitt in italiano.