Com’era quella sui contadini indiani?
Secondo la più celebre delle leggende metropolitane diffuse dalle nostre parti da luminari del calibro di Mario Capanna, Carlo Petrini e Vandana Shiva, gli OGM avrebbero provocato tali e tanti danni all’agricoltura indiana e al reddito degli agricoltori da avere indotto molti di loro al suicidio. Forse sarebbe il caso di dare un occhiata qui.
In India la superficie coltivata a cotone BT (dati ISAAA) è aumentata di un milione di ettari in un anno, passando dagli 8,4 miloni di ettari coltivati nel 2009 ai 9,4 del 2010 (nel 2002 erano solo 50.000). Un beneficio globale calcolato nell’ordine di 7 miliardi di dollari di maggiore reddito agricolo nel periodo compreso tra il 2002 e il 2009 e 1,9 miliardi di dollari solo nell’ultimo anno.
Secondo Usha Barwale, Chief Technology Officer di Mahyco,
la popolarità raggiunta dalle varietà di cotone BT si può intuire anche dal fatto che gli agricoltori viaggiano da luoghi lontani per acquistare i semi ibridi da noi a Nashik e sono disposti a pagare anche prezzi più alti.
La fotografia di un insuccesso, non c’è che dire.
Ricordiamo…
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2008/10/tumori-e-suicidi.html
I motivi dei suicidi sono due:
1° L’esosità degli affitti richiesti in India ai contadini.
2° il concetto, derivato dalla loro religione, che hanno del non poter rispettare l’impegno morale della restituzione di un debito. Se avessero acquisito la nostra leggerezza con cui veniamomeno ad un impegno, non ci sarebbero suidìcidi, ciò non toglie però che siano più seri loro di noi)
Inoltre avendo a disposizione i peggiori veleni per combattere tutti i predatori del loro cotone, se non è OGM Bt, trovano anche facile suicidarsi, diviene un “suicidio autarchico”