Causa, effetto, gol!
Dopo il Corriere della Sera, anche Enrico Morando su Europa si dice convinto della relazione causa-effetto tra il varo di un’imposta patrimoniale straordinaria in Spagna (si tratta del ripristino temporaneo di un’imposta permanente sui patrimoni abolita nel 2008) e il rialzo fatto segnare dall’indice di borsa di Madrid.
Ora, che questa relazione sia del tutto inesistente (o talmente poderosa da aver fatto impennare anche gli altri indici europei – l’effetto rialzista è legato all’annuncio del mega-swap in dollari a favore della Bce) l’ha spiegato bene Phastidio ieri pomeriggio, e non vale la pena tornarci su.
Ma c’è un’altra curiosa relazione causa-effetto nell’articolo di Morando che merita di essere segnalata:
Da un lato, anche in Spagna, è indispensabile alimentare nell’opinione pubblica la certezza che, di fronte al rischio, “chi più ha, più dà”. E l’imposta patrimoniale è lo strumento più adatto a diffondere questa convinzione. Dall’altra, il settore dell’edilizia ha prima con la relativa bolla trainato la crescita, poi con lo sboom trascinato verso il basso l’intera economia. Di qui la scelta del governo di usare il gettito della patrimoniale per favorire un riavvio degli investimenti e dell’occupazione in questo settore
Sorvolando sul fatto che l’imposta patrimoniale è percepita solo dai politici e dai loro ideologi come uno strumento per colpire chi ha di più, resta da capire come sia possibile che un’imposta applicata ai patrimoni sopra i 700mila euro, con una esenzione fino a 300mila euro per il valore delle prime case, possa essere considerata il volano per rilanciare proprio il settore immobiliare.