L’autorevole voce del signor Boh
Lunedì si è tenuta a Bruxelles una riunione congiunta della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e del Consiglio dei ministri agricoli dell’UE per discutere il futuro della Politica Agricola Comune. Non so effettivamente se la cosa abbia portato grandi risultati ma tanto il presidente della Commissione Agricoltura della Commissione, Paolo De Castro, che l’ha presieduta, che il presidente del Parlamento Europeo si erano soffermati sull’importanza dell’appuntamento, definito “una prima assoluta“.
E infatti c’erano tutti, e stando ai resoconti tutti hanno fatto sentire la loro voce e rappresentato più o meno degnamente gli interessi del loro paese.
Saverio Romano, il signor Boh, invece non c’era. Altri impegni, comprendiamo perfettamente. Ha preferito mandare il sottosegretario Roberto Rosso, che essendo senatore poteva tenersi libero, a dire banalità. E andiamo avanti.
Caro Giordano
Dopo Marcora e De Castro (che per quel che abbiamo visto circolare a via XX Settembre doveva fare il Ministro dell’agricoltura a vita), tutti gli altri o si facevano fregare o al massimmo accettavano soldi ( da distribuire a pioggia all’agricoltura italiana e creare consenso clientelare) lasciando, però, sul tavolo tutto quanto era di sostanza per il paese. Evidentemente però ci mancano anche dei diurettori generali del MIPAF con le “palle”, sono loro che devono dire al MInistro cosa fare e dire dopo aver preparato il terreno in quella bolgia che è Bruxelles.
Ho visto l’evento in differita dal sito del Parlamento europeo: proprio un bell’esempio di europa disunita. Ognuno (ministri e rappresentanti vari degli stati membri in minuscolo) reclamava soldi ops risorse finanziarie per il proprio paese: esempio evidente di come questa europa non potrà mai funzionare.