Le piaghe della Sicilia
Dal comunicato stampa del 17/01/2012 del movimento di protesta siciliano denominato “Forza d’Urto”, l’unico in cui sono riuscito a trovare qualche informazione a proposito delle ragioni della protesta cui sembrano aderire non meglio precisati gruppi autoconvocati di agricoltori:
Altro punto importante è quello relativo alla agricoltura dell’isola che si trova a dover competere, in un mercato globalizzato, con produzioni extra comunitarie senza l’intervento di una commissione speciale che perequi i maggiori costi con strumenti compensativi.
Già, davvero sfortunati i nostri colleghi siciliani. Chissà come farebbero gli agricoltori delle altre regioni d’Italia, ma si potrebbe dire del mondo, ad andare avanti senza una commissione del genere. L’idea di fondo, quindi, è che ai deficit di efficienza si debba rispondere con compensazioni pubbliche, scaricando le inefficienze di un settore sulle spalle dei contribuenti (cosa che peraltro già avviene, anche se sembra che in Sicilia siano convinti di meritare un trattamento migliore). In base a un criterio del genere gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo potrebbero chiedere interventi che compensino il loro gap infrastrutturale, che rende le loro produzioni meno competitive delle nostre anche in presenza di un costo del lavoro decisamente inferiore. Ma a che serve, tanto basta qualche controllo in più alla frontiera:
Contro il taroccamento delle nostre produzioni da parte di speculatori senza scrupoli, l’accesso in tempo reale da parte della guardia di finanza al movimento merci alle frontiere ed i porti.
Coldiretti non avrebbe saputo scriverlo meglio. E neanche Zaia. Ma è una forma di protezionismo commerciale piuttosto particolare, dato che alla riga successiva leggiamo:
La Sicilia potrebbe diventare una perfetta piattaforma logistica per consentire ai mercati del Medio Oriente e dell’Africa di accedere facilmente in Europa e viceversa. Questo potrebbe realizzarsi attraverso una zona franca o un’area di libero scambio.
Ma che meraviglia: compensazioni economiche per ciò che viene prodotto in Sicilia, controlli severi per tutto ciò che vi sbarca, e testa di ponte duty free per tutto ciò che vi transita per arrivare sul continente. Ma chi è il genio che ha scritto una cosa del genere? Forse era davvero meglio quando i problemi della Sicilia erano altri.
Corsi e ricorsi storici…. è rinato Finocchiaro Aprile..