Serve altro? – 2
Avevamo lasciato Giorgio Fidenato con il terreno, le attrezzature e il conto corrente bancario sequestrati dal tribunale di Pordenone. Eppure oggi la sua esperienza può dimostrare, ancor più di qualsiasi studio e analisi comparativa, quanto costi agli agricoltori italiani la scelta di vietare la coltivazione di OGM. Racconta Roberto Defez:
Sul suo campo sequestrato l’anno scorso per l’orrendo reato di aver coltivato lo stesso mais che si trova nei mangimi venduti nei Consorzi Agrari, l’autorità di tutela ambientale che li ha in gestione ha deciso nel 2011 di coltivare soia. E naturalmente soia non-OGM, mica siamo pazzi! Avendo a disposizione il conto corrente di Fidenato ha fatto effettuare le lavorazioni ai contoterzisti della zona ivi incluse le spese per il diserbo.
Le fatture allegate mostrano come per coltivare soia si sia ricorso a 6 erbicidi (Touch down, Stomp Aqua, Duals Gold, Fienzin, Tuareg, Stratos). Su soia RR sarebbe bastato un solo passaggio di Touch Down (prodotto a base di glifosate – NdR) e nessun altro erbicida, invece essendo soia tradizionale sono stati necessari tre passaggi di Touch Down più tutti gli altri. I conti finali sono che Fidenato ha speso 850€ per il diserbo quando sarebbero bastati 20€ con soia RR e solo un passaggio di glifosate.
Da cui si evince anche con una certa facilità chi siano i veri beneficiari del bando agli OGM, se l’ambiente, la salute e la sicurezza alimentare o l’industria chimica dei pesticidi, ma sono cose che ci siamo ripetuti alla nausea. Qui potete trovare le fatture delle lavorazioni effettuate. Può bastare, o serve un disegnino?