Declaration for Farmer Choice
Il 12 ottobre scorso, in occasione del World Food Prize 2011, Crop Life International e l’US State Department hanno promosso un’incontro sul tema “La sfida della tecnologia: come la resistenza all’innovazione minaccia l’offerta mondiale di cibo“. In quell’occasione l’agricoltore Kenyano Gilbert Arap Bor, del quale abbiamo già parlato su queste pagine, ha lanciato la Declaration for Farmer Choice, in nome della libertà di scelta degli agricoltori di ogni parte del pianeta, invitando gli individui, le organizzazioni e i governi a sottoscriverla.
In Italia, la cosa non stupisce, non se è parlato molto. Anzi, temo che non se ne sia parlato affatto. Nel nostro piccolo, la sottoscriviamo e la facciamo nostra, invitando chiunque ne condivida i principi ispiratori a fare altrettanto, a questo link. E già che ci siamo, proviamo anche a tradurla.
- Gli agricoltori devono avere accesso a tutti gli strumenti e le tecnologie in modo che possano liberamente scegliere cosa è meglio per loro terra e per il loro sostentamento.
- Le tecnologie deve essere sostenibili, consentendo agli agricoltori di essere produttivi e di coltivare in maniera responsabile.
- I governi devono adottare legislazioni chiare, aperte all’innovazione e fondate sulle conoscenze scientifiche, in modo da garantire agli agricoltori l’accesso alla più completa gamma di strumenti e pratiche agricole.
- Agli agricoltori deve essere concessa la facoltà di fare le migliori scelte, in base alle loro condizioni locali, e di incrementare la loro produttività sulla base delle loro conoscenze.
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