Signori, si decresca!
Dall’Economist:
Gli ultimi quattro anni hanno visto la peggiore crisi economica dal 1930 e i più significativi aumenti dei prezzi alimentari dal 1970. Questo deve avere sicuramente gonfiato le fila dei poveri.
Sbagliato. Le migliori stime per la povertà nel mondo provengono dal Development Research Group della Banca Mondiale, che ha appena aggiornato dal 2005 i suoi dati su coloro che vivono in povertà assoluta (non si faccia confusione con la misura relativa comunemente usata nei paesi ricchi). Le nuove stime mostrano che nel 2008, il primo anno della crisi finanziaria e alimentare, sia il numero che la percentuale della popolazione che vive con meno di 1,25 dollari al giorno (a prezzi 2005, la soglia di povertà più comunemente accettata) si contraevano in ogni parte del pianeta. Questo è stato il primo esempio di declino della povertà su tutta la linea da quando la banca ha iniziato la raccolta dei dati nel 1981 (vedi tabella).
E ora spiegateglielo voi, che devono “decrescere“.
Anzi…adesso hanno anche la scusa della sovrappopolazione!
Sì però l’Economist apre con un errore grande come una casa :la peggior crisi dagli anni ’30 la si è avuta nei paesi occidentali,dove infatti i poveri sono aumentati,non nel resto del mondo.
Senza contare che gli anni dal 2005 al 2008 sono stati anni di forte crescita e non certo di crisi.
Attenzione, stiamo sempre parlando di persone che vivono sotto la soglia di 1,25 dollari al giorno. L’articolo spiega come non bisogna far confusione con la soglia, ben più benevola, utilizzata per definire la povertà nei paesi ricchi.