Un corso di formazione non si nega a nessuno – 2
Giorni fa vi avevamo dato l’entusiasmante notizia dell’obbligo di frequentare appositi corsi, con tanto di aggiornamento periodico, per conseguire l’abilitazione a guidare diverse tipologie di macchine operatrici, fra cui trattori e macchine agricole semoventi.
Un’autentica manna per tutte quelle società parassitarie nate tra le pieghe delle sottane delle nuove normative sulla sicurezza sul lavoro, nonché per tutti gli enti pubblici e le organizzazioni sindacali abilitate ad effettuare i corsi.
Ebbene, oggi sono arrivate le prime stime spannometriche dei costi per le aziende agricole, fonte CONFAI:
Non importa se il dipendente ha un contratto a tempo determinato o se rientra fra la manodopera stagionale. Sul trattore potranno salire solamente operatori abilitati. Obbligatori dunque i corsi di formazione, anche se magari sono già stati effettuati e un’integrazione non sarebbe altro che un doppione.
I costi per le aziende agricole e agromeccaniche sono stimati da Confai nell’ordine dei 2-4mila euro, dato che il provvedimento si applica anche agli operatori autonomi, dipendenti e ai coadiuvanti familiari. A livello nazionale, si parla di 700mila operatori interessati alla formazione per utilizzare le attrezzature di lavoro.
Non credo che servano commenti.
Mah, i commenti si possono anche fare, suvvia.
Tanto per dire, la tendenza si era già verificata per chi conduce anche un piccolo stabilimento alimentare, fosse titolare o dipendente: non bastava più il Libretto Sanitario: bisognava aver frequentato un corso di “igiene del laboratorio alimentare” anche se hai un’esperienza ultraventennale sull’argomento.
Bene. Ora ti mettono il corso sulla conduzione della macchina agricola, No comment.
Ma tra qualche anno ci saranno anche i corsi per la “manovra” dei “presidi sanitari” e di tutto quello che ad essi è collegato.
Non faccio commenti, appunto. Dico solo che da qui a pochi anni, questo mestiere qui in Europa dovrà per forza estinguersi.
inoltre il datore di lavoro dovrà anche pagare le analisi tossicologiche a tutti i dipendenti che conducono mezzi pericolosi: Camion, Scavatori, gru, carrelli elevatori, traspalette motorizzati etc.. questo in generale, immagino che anche i trattori rientrino nella categoria.
Se il lavoratore viene dichiarato inidoneo (i motivi non dovrebbero essere comunicati al datore di lavoro, il dipendente potrebbe assumere farmaci incompatibili con l’utilizzo di macchinari o essere semplicemente un tossico, non c’è differenza) allora lo si dovrà destinare ad altra mansione. Se ve ne sono, certo che se ti assumono come camionista o carrellista e non puoi condurre questi mezzi allora sei licenziato in tronco.
Senza contare tutta quella miriade di certificazioni, permessi, corsi, assurdità varie (potrei elencarne a decine).
Oggigiorno in Italia se uno vuole produrre deve prima pagare il pizzo ad un esercito di consulenti per scoprire poi che per adeguarsi a tutte le norme europee, nazionali e locali non gli basterebbe un mutuo da 120 anni.
Ma da noi si discute dell’articolo 18 mentre le piccole imprese muoiono strozzate dalla legge.