I soliti sospetti
Il Guardian torna, con Frederik Kaufmann, ad affrontare il tema della speculazione sulle materie prime agricole. Quanto l’approccio al problema sia surreale è già evidente al primo capoverso:
I recenti picchi dei prezzi delle materie prime alimentari a livello mondiale, in particolare le bolle del 2008 e del 2010-11, hanno esposto un difetto fondamentale nell’analisi economica: anche se la speculazione sull’offerta globale di cibo è stata a lungo sospettata di esserne la causa, nessuno è stato mai in grado di dimostrarlo.
Un capovolgimento perfetto del metodo scientifico: se gli strumenti di analisi di cui disponiamo non riescono a dimostrare una teoria, il problema è degli strumenti di analisi, dato che la teoria non può in alcun modo essere sbagliata. Notevole. E ancor più notevoli le somme, tirate alla fine:
Tutto ciò porta all’inevitabile conclusione che l’unico modo per fermare la speculazione sui prodotti alimentari non è né il dibattito di alto livello, né la regolamentazione, ma la criminalizzazione. In effetti, il senatore degli Stati Uniti Maria Cantwell e il membro del Congresso Ed Markey stanno lavorando a un disegno di legge per rendere illegali le scommesse sull’offerta globale di cibo.
Non fa una piega. Quanto poi questi interventi siano efficaci, lo sanno le cipolle.