Cose che capitano – 2
Sembra che oltre al settore ortofrutticolo, anche i nostri produttori di salumi potranno assaporare le gioie del protezionismo e della spesa a chilometro zero:
San Daniele, Culatello, Prosciutto di Parma, addio. Dalle tavole degli argentini spariscono i salumi italiani (…)
Il divieto all’import è arrivato in seguito all’accordo sottoscritto dalla segreteria del Commercio interno argentino con i produttori nazionali di carne suina, una misura che punta a proteggere il prodotto interno argentino e a frenare l’uscita di valuta dal Paese.
Certo, l’Argentina è un caso limite, in cui le tradizionali velleità protezionistiche si incrociano con il tentativo disperato di trattenere sul suolo patrio i pochi pesos rimasti. Ma quel che davvero non ha prezzo è constatare che Coldiretti, dopo aver fatto della tutela dei produttori nazionali e locali come dell’invocazione di norme molto simili a quella messa in atto dal governo argentino una specie di ragione di vita, ha finalmente scoperto che esistono “le regole del libero commercio internazionale“.
Ma solo per gli altri, naturalmente.
In regione F-VG c’é un assessore regionale all’agricoltura della LNP che vuole tutelare i prodotti locali con il marchio DOP e contro gli OGM.
Inoltre il loro capogruppo in consiglio regionale è contro un ponte nuovo da costruirsi a Dignano (UD) sul Tagliamento che contemporaneamente incorpori chiuse per la regimazione delle sue piene ed evitare i problemi come l’allagamento di Latisana.
Inoltre costituirebbe un bacino di riserva per gli usi agricoli con pure una discreta produzione idroelettrica.
Inoltre lo stesso capogruppo vuole sia interrato un elettrodotto a 380 kV di circa 46 km, fra Redipuglia ed Udine Ovest, perché da tempo, il vecchio segretario della LNP e attualmente presidente della provincia di Udine, sta tenendo il dito nel culo ad un comitato per la tutela del Friuli rurale (pensa portino voti) e contrario a tale opera; nel contempo però questo sedicente tutelante il mondo rurale nulla ha mai detto e fatto contro l’utilizzo di terreni pregiati seminativi, impestati con distese di pannelli fot(t)ovoltaici.
Mandi,
Renzo Riva
C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
e
P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente
renzoslabar@yahoo.it
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+39.349.3464656
Già vedo nascere il cartello di Parma per lo spaccio illegale del culatello in Argentina…
Questo è un atto di guerra.
Lo Stato dichiara i propri cittadini come degli imbecilli, per cui c’è bisogno che gli si dica cosa mangiare.
Ma si, che non si porti in Argentina niente prodotto all’estero, televisori, computer, automobili…lasciamoli vivere nella preistoria.