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Obesità, mortalità e incrollabili certezze

9 luglio 2012

L’indice di massa corporea non è un buon parametro per predire la mortalità, e a maggior ragione non lo è quando lo si relaziona al diabete e all’ipertensione. Lo afferma uno studio pubblicato sul Journal Of The American Board of Family Medecine, che ha preso in esame i dati del Medical Expenditure Panel Survey su un campione di 50.994 adulti di età compresa tra i 18 e i 90 anni tra ilo 2000 e ilo 2006. Le conclusioni sono sorprendenti e testimoniano un declino della mortalità tra gli obesi, tale da rendere inutilizzabili i dati dei decenni precedenti.

Il rischio di mortalità associato all’obesità è risultato inferiore a quello stimato negli studi che impiegano i dati BMI (Body Mass Index) più vecchi. Solo l’obesità grave (ma non l’obesità lieve o il sovrappeso) è associata ad un aumento della mortalità. La mortalità per diabete risulta più bassa tra gli individui obesi rispetto a quelli di peso normale.

Dati che dovrebbero indurre a maggior continenza chi, come il nostro eroe alle Nazioni Unite, continua a sfidare il senso del ridicolo dipingendo l’obesità come una piaga più grave della malnutrizione.

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2 commenti leave one →
  1. 9 luglio 2012 17:24

    Ho smesso di prendere sul serio il BMI quando è venuta fuori la storia che Dubya sarebbe ‘obeso’….

  2. 9 luglio 2012 22:58

    Devo spedire questo articolo a mia madre, visto che dato il mio sovrappeso (poi neanche tanto eccessivo) continua a predirmi sventure sanitarie inenarrabili 🙂
    Saluti,
    Mauro.

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