La fuga del cervello
11 luglio 2012
Giovedì scorso i parlamentari del PdL Gianni Mancuso, Carlo Ciccioli e Francesco Maria Giro hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio e al Ministro dell’Istruzione così formulata nel suo passaggio chiave:
- è scientificamente comprovato che non vi è alcuna possibilità di prevedere i terremoti o le eruzioni vulcaniche;
- i recenti eventi sismici nel nostro Paese hanno purtroppo dimostrato l’inutilità delle previsioni sui movimenti tellurici
- se il Governo intenda assumere iniziative per un sensibile ridimensionamento delle dimensioni organizzative dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
- se il Governo intenda assumere iniziative volte a riconsiderare la formulazione della missione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Lo segnala Sylvie Coyaud sul suo blog. Non credo che vi sia altro da aggiungere.
4 commenti
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Fai attenzione perché il rapporto fra la signora e la realtà è spesso conflittuale, come ho potuto sperimentare sulla mia persona quando, nonostante SC mi conoscesse via email e come lettore del blog da tempo, quella lanciò una campagna di panzane e invenzioni sul suo blog contro di me (noto personaggio pubblico!! /sarc), reo di essere entrato in politica in un partito inviso al quotidiano che ospita le gesta di tale pasionaria dello sbilanciamento mentale. Gesta che non seguo da qualche anno per evitare di avere sulla coscienza i problemi di igiene mentale altrui.
Come si dice in inglese, per un martello tutto il mondo è chiodo, e analogamente SC non è capace di gestire un disaccordo, si getta a capofitto su tutto e o ti è amica o ti considera un redivivo Eichmann (o Beria) . Chissà cosa sta pontificando riguardo quest’ultima iniziativa?
Detto questo non so cosa abbia spinto i tre parlamentari di cui sopra. Nel testo citano una qualche statistica che dice che gli istituti di ricerca pubblici sono in media di 400 persone. Immagino però ci siano piú vulcanologi in Islanda che alle Maldive, e più posti per studi sulle malattie tropicali alle Hawai’i che in Alaska.
Penso comunque ovvio che ci sia qualcosa d’altro che la fuga del cervello, perché in un Paese che taglia fondi a chi non vuole difenderli perché tiene famiglia e preferisce il quieto vivere (vedi i blog sugli OGM distrutti da Mario Capanna) è impensabile ritenere lo INGV un’isola felice che non (soprav)viva già di ammanicamenti con la politica, e da questa dunque rischia continuamente di essere spazzato via.
Omnologos, anch’io ho spesso avuto molti dubbi su alcune campagne di Ocasapiens e sul suo modo di trattare il dissenso, soprattutto rispetto a Climatemonitor. Questo non toglie che l’interrogazione firmata dai tre sia autentica. Ne ho avuto notizia dal suo blog e mi sembrava il minimo citare la fonte. Tutto qui.
Sì certo, non ho alcun dubbio che sia vera. Mi piacerebbe capire da dove sia venuta fuori, mentre invece già si trovano solo blog dedicati alla solita indignazione, che come sappiamo bene porta sempre frutti (o forse no).
Comunque non ritengo a priori l’INGV un’isola felice. Non dispongo di elementi e competenze sufficienti per giudicarne l’operato. Quel che però sono (siamo) in grado di capire è che pretenderne il ridimensionamento perché i terremoti non si possono prevedere è una minchiata grande come una casa, e se gli autori di una simile interrogazione vengono sbeffeggiati in rete se la sono andata a cercare.