Cose che non servono a niente – 8
Gli operatori turistici saranno lieti che anche Confagricoltura vuole dare il proprio insostituibile contributo al Piano Strategico per il Turismo, che già da solo meriterebbe un ulteriore capitolo della saga che con questo post giunge all’ottava puntata. Le proposte, pubblicate sul portale che Confagricoltura dedica all’ospitalità agrituristica, sarebbero le seguenti: “maggiore considerazione per l’agricoltura” (prego?), l’essenziale “coordinamento del portale internet http://www.italia.it con i portali turistici regionali” con relativa traduzione in più lingue (beh, sì, sarebbe il caso di tradurlo, effettivamente), un sano impulso alla formazione degli operatori e soprattutto, non ridete, “l’istituzione di una polizia specializzata, al servizio del Ministro del Turismo, come già esistono la Guardia di Finanza per il Ministero delle Finanze, i NAS dei Carabinieri per il Ministero della Sanità, il Comando dedicato dei Carabinieri per il Ministero delle politiche agricole e alimentari“.
Già. Un corpo di polizia non si nega a nessuno, che diamine. Soprattutto in un paese dove ce ne sono così pochi.
Qualcuno avrà visto Attack of the Killer Tomatoes e l’avrà preso, a causa della scarsa dimestichezza con la lingua inglese, per un documentario.
Ma cosa? Hanno riaperto italia.it, il famoso sito costato la bellezza di 7 milioni di euro??
Era stato chiuso anticipatamente a causa di una previsione di spesa di 45 milioni.
Chissa’ quanto sta costando stavolta?
Però come sono sobri questi di Confagricoltura.Non propongono nemmeno la nomina di un paio di centinaia di Generali con relativi Stati Maggiori.
Ma il corpo di polizia poi lo possiamo utilizzare per difenderci da Carabinieri, polizia, NAS, Noe, Municipale, Arpa, ASL, Gf, Capitaneria di porto, Guardia Costiera, etc?
Però leggendo bene l’intervento di Agriturist non sarei totalmente in disaccordo. Lasciamo perdere la proposta di un nuovo organo di controllo, ma direi che non sbagliano nell’affermare che il sistema Italia deve presentarsi con un sito (non dico debbe essere proprio quello citato) che aggreghi sistematicamente l’offerta turistica. Oramai quasi il 55% dei turisti che vengono in Italia e l’80% dei turisti agrituristici prenota la vacanza via Internet, navigando con mille difficoltà nei svariati siti che propongono questi servizi. D’accordissimo infine che il turismo e l’agricoltura nei prossimi anni dovranno sempre più fare sistema. L’evoluzione della domanda turistica, soprattutto estera, ha già da anni tracciato questa strada.