Grillo riporta da Vespa la stessa Italia di sempre
A grattar via la consistente dose di “spettacolo” messa in scena ieri sera da Grillo negli studi dell’ex nemico Bruno Vespa, e a voler cercare qualcosa di politicamente coerente nella sua valigia d’attore, è assai poco quel che rimane, ma quel “poco” dice molto sull’Italia che Grillo ha in mente, sulla forma che dovrebbe avere, sugli interessi che oggi si incarica di rappresentare, a Bruxelles ma soprattutto a Roma.
C’è l’elogio del sistema retributivo: secondo Grillo le pensioni non devono essere fatte con i contributi che ognuno di noi versa durante la sua vita lavorativa. No. Le pensioni devono essere fatte ridistribuendo i contributi di tutti, per accontentare tutti. Ovvero il sistema in vigore fino all’altroieri, in cui i pensionati di oggi sono garantiti dai versamenti di chi oggi lavora, e domani chissà.