Come ti consegno l’Expo al santone
Vandana Shiva collaborerà con la nostra università nell’ambito del cluster che all’interno dello spazio espositivo di Expo 2015 sarà dedicato al riso. L’impegno di Vandana Shiva per la salvaguardia dei semi testimonia l’importanza delle risorse alimentari, il pericolo dell’ingegneria genetica e il dovere di garantire una equa distribuzione delle risorse in base ai bisogni. E queste sono anche le grandi tematiche di Expo Milano 2015, l’importante sfida a cui Milano si sta preparando e alla cui realizzazione il nostro Ateneo ha attivamente collaborato.
Con queste parole, l’Università di Milano Bicocca ha salutato a maggio la collaborazione tra l’ateneo e la Shiva, eroina anti Ogm (organismi geneticamente modificati), oggi al centro di nuove polemiche dopo la lunga inchiesta che il New Yorker le ha dedicato. Un’inchiesta che mette in dubbio alcune delle uscite più roboanti della Shiva (fonte originaria della saga sui presunti suicidi di massa dei contadini indiani), i suoi titoli di studio e altro ancora. Fatto sta che, come dimostra il virgolettato di cui sopra, la Shiva è arrivata all’Expo attraverso la porta che meno ti aspetti, quella dell’università, e oggi che la sua credibilità – dal suo presunto curriculum scientifico ai contenuti della sua propaganda – è a pezzi, è inevitabile chiedersi come questo sia stato possibile. Quali sono i meriti scientifici che l’Università ha riconosciuto e certificato alla Shiva? E siamo sicuri che non si possa rimediare? Una Caporetto dell’università italiana, quindi, ma non solo.
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Good job, Giordano. 😉