Lex medievale
14 settembre 2014
La querelle nazionale sugli Organismi geneticamente modificati (Ogm) appare come un continuo rimpiattino tra ministri e legislatori italiani, amministratori regionali, tribunali nazionali ed europei. Una pezza dopo l’altra, i governi italiani di ogni colore hanno provato a circumnavigare un dato di fatto: impedire, senza ragioni scientifiche, la coltivazione nel nostro paese di varietà geneticamente modificate approvate dall’Ue (e finora è stata approvata solo una varietà di mais) comporta una violazione dei princìpi del mercato comune.
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