Decrescisti: profetici, dal 211 d.C.
Ce ne sono sempre stati, di decrescisti e catastrofisti, hanno sempre parlato la stessa lingua e ci hanno sempre indovinato alla stessa maniera. Questo è Tertulliano, nel suo trattato De Anima scritto nel 211 d.C. quando la popolazione della Terra, secondo le stime attuali, superava di poco i 200 milioni di abitanti:
Siamo di peso al mondo, a stento ci bastano le risorse, e maggiori sono i bisogni, più alti sono i nostri lamenti, poiché la natura già non è in grado di sostenerci. In effetti le pestilenze, le carestie, le guerre e la rovina delle civiltà sono un giusto rimedio, uno sfoltimento del genere umano arrogante.
Onerosi sumus mundo, vix nobis elementa sufficiunt, et necessitates artiores, et querellae apud omnes, dum iam nos natura non sustinet. Revera lues et fames et bella et voragines civitatum pro remedio deputanda, tamquam tonsura insolescentis generis humani.
L’ha ribloggato su laVoceIdealista.
Oddìo, a parte il fatto che la visione del mondo da parte del Tertulliano era enormemente limitata rispetto a quella che tutti noi possiamo avere oggi, direi che fare un parallelo fra decrescisti (o decrescentisti?) e catastrofisti mi pare poco corretta e superficiale.
Mirko