Il bullismo verde di Greenpeace, che viene da lontano
Greenpeace è un’organizzazione che ha basato, da sempre, la sua attività sulla convinzione che il consenso autorizzi a violare qualsiasi regola. Dagli assalti alle baleniere alla distruzione dei campi Ogm fino all’ultima, enorme sciocchezza dell’altro giorno – il danneggiamento delle linee di Nazca in Perù – la storia di Greenpeace è fatta di questo: azioni violente e autocompiacimento per l’impatto che queste azioni hanno sull’opinione pubblica. La teoria e la prassi del bullismo.
Non sorprende quindi che, anno dopo anno, gli attivisti e i dirigenti di Greenpeace si siano convinti che a loro tutto sia concesso, e che la bontà (reale o apparente, conta poco) delle proprie rivendicazioni trascenda qualsiasi limite di legge e di buon senso.
Siamo sinceri: Greenpeace è un’organizzazione terroristica, non ambientalista.
Basta anche vedere come si comporta con chi esce dall’associazione.
Saluti,
Mauro.